Recupero anni scolastici per lavoratori

Diplomarsi è possibile anche per chi lavora: ecco come fare.

Il conseguimento del diploma di scuola superiore è un percorso talvolta difficoltoso e possono subentrare alcuni ostacoli che ci costringono a rinunciare. Una volta entrati nel mondo del lavoro poi, si è convinti che sia impossibile far conciliare la propria attività lavorativa con un ritorno allo studio e per questo motivo spesso ci si rassegna a vedere sfumare il desiderio di riprendere gli studi

In realtà studiare è possibile anche per chi è impegnato in un lavoro a tempo pieno: esistono delle realtà, come quelle per il recupero degli anni scolastici, che mettono a disposizione pacchetti ore personalizzati proprio per permettere ai lavoratori di continuare la propria formazione e conseguire il diploma. Si tratta della possibilità, per lo studente lavoratore, di organizzare le proprie lezioni in orari flessibili e compatibili con quelli lavorativi, e distribuirle durante tutto l’arco della giornata. Inoltre, avendo a sua disposizione un “pacchetto ore” da utilizzare, l’allievo potrà pianificare il suo studio concentrando gli incontri nelle giornate e nelle settimane più libere dagli impegni di lavoro e concedendosi dei momenti di pausa quando ha poco tempo a disposizione. Le lezioni manterranno uno standard di alta qualità, grazie alla loro natura individuale, che darà la possibilità allo studente di avere l’insegnante a sua completa disposizione. 

Per chi fosse proprio impossibilitato a partecipare alle lezioni esiste la possibilità di studiare da casa con il supporto degli insegnanti dell’istituto, che forniranno dispense dettagliate e complete su tutto il programma da svolgere e che saranno a disposizione dell’allievo per qualsiasi dubbio e necessità. 

Anno nuovo, esame di stato nuovo. Ecco come cambia il sistema dei crediti scolastici.

Anno nuovo, vita nuova. Anche a scuola.
Dal prossimo anno scolastico, infatti, entrerà in vigore il nuovo esame di Stato. Più formalmente, le nuove norme diverranno effettive dal 1° settembre 2018, come stabilito dal decreto legislativo numero 62 del 13 aprile 2017.
Importante sottolineare come l’ammissione agli esami di Stato legata al rendimento e alla partecipazione all’alternanza scuola-lavoro entrerà a regime solo dal prossimo anno scolastico, 2018/2019, non quindi per chi affronterà la vecchia Maturità nell’anno corrente.

Il nuovo esame di Stato sarà costituito da sole due prove scritte e una orale. L’alternanza scuola-lavoro, come detto, entrerà tra i requisiti necessari all’ammissione (assieme alle prove Invalsi di matematica, inglese e italiano). Importante, inoltre, riportare la sufficienza in tutte le materie.
La commissione sarà formata come sempre da un presidente esterno, tre commissari esterni e tre interni.

E i crediti per l’accesso al nuovo esame di Stato?
Il nuovo sistema offre fino a un massimo di 12 punti per gli studenti che hanno superato il terzo anno delle scuole secondarie di secondo grado (le vecchie superiori, ovviamente), 13 punti per il quarto e 15 per il quinto anno (totale 40 punti).
Il voto finale sarà sempre in centesimi – come quest’anno – ma conterà di più il rendimento nell’ultimo triennio: ben 40 crediti per il credito scolastico, 40 sommando le due prove e 20 punti per l’orale.

MATURITÀ: IL DECALOGO PER LA TESINA PERFETTA

CONSIGLI SEMPLICI PER PARTIRE ALL’ORALE CON IL PIEDE GIUSTO

La tesina può essere l’asso nella manica per fare buona impressione alla commissione e iniziare l’orale al meglio. A patto che sia originale e fatta come si deve. Ecco quindi 10 mosse da seguire per impostare un buon lavoro.

1. Scegli con cura il tema centrale

L’argomento principale della tua tesina non è soltanto il punto di partenza, ma soprattutto il fulcro e la struttura portante di tutto il lavoro. Quindi è fondamentale sceglierlo con cura e attenzione. Cerca un argomento originale, magari un po’ fuori dagli schemi, ma non troppo. Per avere la certezza di essere sulla buona strada confrontati senza timore con parenti, amici, professori e ascolta anche la loro opinione. La cosa peggiore che puoi fare è copiare tesine già fatte.

2. Fai un programma di lavoro

Prima di partire a scrivere a razzo pianifica il lavoro, poniti degli obiettivi intermedi e raggiungibili, prevedendo di terminare entro un tempo utile per rileggerla, correggerla (se necessario) e studiarla. È importante non arrivare alla scadenza con l’acqua alla gola… La fretta è cattiva consigliera.

3. Preparati uno schema generale

Ti servirà per orientare i collegamenti e sviluppare meglio gli argomenti. Per lo schema utilizza le immagini: le mappe mentali sono un ottimo strumento per aiutarti a comprendere e ricordare.

4. Valorizza i collegamenti

I collegamenti sono le carte vincenti per valorizzare la tesina e stupire positivamente i commissari. Cerca di non essere scontato nel legare argomenti, materie e autori. Trova “link” non convenzionali, ma semplici ed intuitivi, magari cercando aneddoti interessanti e poco conosciuti, del genere “forse non tutti sanno che…”

5. Trova materiale efficace

Parola d’ordine: non copiare! Se la tesina sarà tutta “farina del tuo sacco” la ricorderai molto più facilmente, sarai molto più sicuro di te nell’esposizione e poi… vuoi mettere la soddisfazione? Cerca il materiale che ti serve in biblioteca, su internet e fatti consigliare dai professori.

6. Organizza il materiale con metodo

Leggi attentamente il materiale che ti sei procurato, sottolinea le informazioni importanti, metti per iscritto tutte le idee che ti vengono in mente e ciò che ancora ti manca. Dopodiché tieni sempre ben presente il filo logico da seguire e seleziona razionalmente le informazioni da inserire. Attento a non andare fuori tema.

7. Sviluppa la tesina in modo fluido

Pensa alla tesina come ad un unico discorso che tocca diversi argomenti, apparentemente slegati, ma in realtà tutti connessi tra loro da un unico filo conduttore. Sviluppa la tesina in modo che abbia un inizio, un corpo centrale ed una fine, proprio come in un romanzo.

8. Inserisci indice e bibliografia

Utilizza l’elenco degli argomenti per creare l’indice e prendi nota dei testi e degli autori che hai consultato per inserire la bibliografia alla fine.

9. Non trascurare l’estetica

Una tesina fatta bene deve essere bella dentro e fuori. Prima di tutto attenzione agli errori ortografici: controlla e ricontrolla più volte il testo, facendolo anche leggere ad altri, quattro occhi vedono meglio di due. Usa un carattere semplice e ben leggibile. Lascia i giusti spazi e dividi il testo in paragrafi, in modo da agevolare il più possibile la lettura. Cura la grafica della copertina, inserisci immagini, tabelle e grafici, ma senza esagerare. Rilega bene le pagine. Si deve capire al primo sguardo che è un lavoro a cui si è prestata particolare attenzione e ci si è dedicato del tempo.

10. Studia a memoria alcune citazioni

Citazioni di autori, tratti di brani o poesie riferite a memoria sono un ulteriore mezzo a tua disposizione per trovare il favore della commissione.