Negli ultimi anni si è avuto un vero e proprio boom di iscrizioni per quanto riguarda gli istituti tecnici, che più degli altri licei preparano i giovani ad un buon inserimento nel mondo del lavoro. I programmi di studio, pur avendo questi istituti vari indirizzi che vanno dal commerciale, all’industriale, al settore agricolo, per il biennio sono comuni, così da dare una solida formazione di base generale. Molto presenti sono anche i laboratori, soprattutto di informatica e lingue e gli stage nelle imprese. Negli ultimi tre anni il numero di ore dedicato all’indirizzo scelto e alla pratica aumenta. I principali indirizzi sono agricoli; commerciali con specializzazioni in gestione aziendale, contabilità, commercio, informatica; turistico; nautico ed aereonautico; industriale con specializzazioni in elettrotecnica, ingegneria, fisica industriale, trasformazione dei prodotti alimentari.
Quanto influisce la matematica nella nostra vita
A cosa serve la matematica? Altro punto debole di molti studenti, ci si interroga spesso quale l’utilità pratica nella vita. Equazioni, calcoli, trigonometria, servono nel quotidiano? Una risposta potrebbe essere che si, serve la matematica perché altrimenti come lo fai il temuto compito? Ma pensandoci bene … siamo circondati da matematica! Intanto, è uno strumento utile per la finanza e l’economia non solo a livello mondiale ma soprattutto a livello domestico… i calcoli a casa si fanno sempre! Anche se non vi occuperete mai dei problemi mondiali relativi a finanza ed economia, i matematici sono in grado di calcolare molte cose, utili per tutti. Senza rendercene conto usiamo la matematica ogni giorno, anche per fare la spesa calcoliamo quanti soldi abbiamo in tasca e quanto dobbiamo pagare. Troviamo la matematica anche in materie come l’arte, la musica e la fotografia. Imparare le tabelline a memoria aiuta il cervello oltre che a memorizzare anche a tenerlo elastico ed allenato. Certo, non è una materia semplice, richiede studio, disciplina e ragionamento, ma non è tanto entusiasmante riuscire a risolvere un problema o un calcolo complesso? La chiave per farsela stare simpatica forse è utilizzarla come un gioco. Giocate con la matematica!
Lingue morte come il latino o il greco sono ancora utili?
Che senso ha studiare ancora latino e greco? È una domanda che spesso viene fatta sia dagli studenti sia ai professori, che mette sul banco degli imputati l’utilità di iscriversi ad un liceo classico. Una prima risposta potrebbe essere che anche se non si farà il docente di lettere classiche, lo studio delle lingue antiche aiuta a capire l’etimologia di molte nostre parole che usiamo. C’è tanto di latino e greco nel nostro parlato. Un esempio? Repubblica deriva dal latino res publica, la cosa pubblica, ovvero la gestione dello stato, dando un senso che ancora dopo 2000 anni resta attualissimo. Se si vuole trovare invece una colpa della perdita dell’interesse verso queste materie è forse perché non le si fa amare al punto giusto per innamorarsene. Non è una battaglia tra vecchio e moderno, ma studiare il rigore di queste due lingue antiche aiuta notevolmente al “ragionare”, all’ “analisi” ed a esercitare la mente. In un paese come il nostro, dove queste due culture si fanno fortemente sentire anche nel tessuto urbano, il mondo greco e romano non devono essere concepiti come elementi estranei a noi, ma parte di noi, del nostro modo di essere oggi. Anche se non appassionati, basterebbe capire quanto c’è di greco e romano nel mondo di oggi, dalla lingua, dalle istituzioni, dalle professioni. Più che lingue morte, sono vive, perché le riportiamo in vita ogni giorno nella nostra quotidianità.
Approccio allo studio
A scuola iniziata l’obiettivo che lo studente deve porsi è: COMINCIO CON IL PIEDE GIUSTO.
Questo è un consiglio soprattutto perché, dovendo affrontare parecchi mesi, il quantitativo di stress finale è alto. Consiglio: non riducetevi all’ultimo momento!
Una giusta motivazione, ovvero il pensiero positivo, aiuta lo studente ad approcciarsi meglio al carico di studio delle materie. Anche darsi delle regole e una giusta disciplina avrà dei vantaggi, come spegnere il cellulare, disconnettersi dai social e non distrarsi ogni secondo porta ad aumentare la concentrazione verso l’obiettivo finale: UN BEL VOTO.
Un consiglio è anche quello di organizzare lo studio, c’è chi sottolinea tanto, chi preferisce fare degli schemi riassuntivi di ciò che è materia di analisi; ognuno ha un suo metodo, basta organizzarsi.
Ripetere e leggere a voce alta. Anche qui non ci sono delle regole fisse, ma è vivamente consigliato ascoltare la propria voce, magari registrandola; questo fa acquisire maggiore padronanza dell’argomento e maggiore fiducia in voi stessi.
Studiare per lunghe ore non è sempre un ottimo metodo, il cervello si stanca e fare delle pause per rigenerarsi e mangiare qualcosa è sicuramente un consiglio utile; l’attenzione con la stanchezza cala di molto. Alla fine seguendo piccole regole…il buon voto arriva! GARANTITO!
Scuola paritaria, cosa è?
Ci sono due tipi di scuole: pubblica e privata. Le scuole pubbliche sono chiamate anche statali perché istituite dal Ministero dell’Istruzione, mentre nella categoria di scuole non statali appartengono quelle private tra cui le scuole paritarie. Le paritarie rilasciano un attestato di diploma valido, rispettando obiettivi e progetti formativi come nelle scuole statali. L’allievo quindi iscritto ad una scuola privata paritaria, seguendo programmi consoni al MIUR, avrà il suo diploma riconosciuto dallo Stato senza la necessità di doversi recare da esterno in una scuola a fare l’esame di maturità. Le differenza tra privato e pubblico sono solo economiche: in una scuola pubblica le tasse vanno allo Stato, in una privata saranno i fondi necessari per la gestione autonoma della scuola.
Perché studiare?
Alzi la mano chi ha voglia dopo l’estate di ritornare a scuola. Forse è la domanda più comune tra gli studenti di tutto il mondo, perché dobbiamo studiare? Ormai nell’era del digitale dove tutto è a portata di mano che senso ha sfogliare “inutili” libri vecchi? Studiare, per quanto non piace, è un modo per apprendere, tanto da creare da sempre dei luoghi appositi come scuole ed università. In questi luoghi si creano rapporti umani non solo con i docenti ma anche con i compagni di classe che spesso costituiscono una fetta di conoscenze importanti anche nella vita futura del singolo. Appassionarsi ad una o più materie, informarsi sugli eventi del passato porta ad essere individui liberi, nel pensiero e nelle azioni. Stare seduti sui banchi non deve essere un modo passivo per far passare le ore, ma un modo attivo di apprendere ciò che non si conosce attraverso la curiosità della scoperta. Bisogna fare dello studio un’esperienza personale forte, che non servirà solo a prendersi un pezzo di carta e a trovare lavoro, quello anche, ma soprattutto ad essere qualcuno di pensante nella società.
Eterno dubbio: studi umanistici o studi scientifici?
Un grande dilemma nello scegliere la scuola superiore è capire verso quale grande orientamento essere portati. Studi umanistici o scientifici? Un grande discrimine per capire è sicuramente, oltre al buon senso, capire verso cosa si è portati, e fortunatamente il sistema scolastico oggigiorno da la possibilità di scegliere un ampio “catalogo” di indirizzi che non sono più solo il liceo classico e il liceo scientifico. Ma cerchiamo di capire meglio, in maniera semplice, verso cosa si potrebbe essere orientati.
DISCIPLINE UMANISTICHE: queste raggruppano numerose materie che vanno dal liceo classico agli istituti pedagogici, dove si affrontano tematiche prettamente sviluppanti il linguaggio ed il pensiero. Il famoso spirito critico è spesso messo alla prova, portando così ad analizzare situazioni complesse, eventi storici, pensieri filosofici o correnti artistiche dove individuarne i principi di causa/effetto è sicuramente fondamentale.
DISCIPLINE SCIENTIFICHE: campo diverso trovano le materie scientifiche, laddove pur essendo presente uno studio razionale, i metodi usati pretendono di essere oggettivi e verificabili. Esempi sono sicuramente la matematica e la fisica, palestre di metodologie serrate e di rigore appunto scientifico.